Appena tornata da un posto magico e incredibilmente incotaminato dal turismo di massa: Castrovalva. Ho deciso di preparami un po' di torte salate con le erbe di campo che si raccolgono in questi giorni di pioggia e di primo sole. Le erbe possono essre tante e le più svariate: dalla amarissima cicoria al tenero spinacio selvatico, dalle delicatissime bietoline alla ruspante borraggine, dalla urticante ortica alla saporita senape. Io solitamente prendo tutte queste verdure e le scotto un attimo in acqua e poi le faccio andare con un po' di olio, sale e aglio e sono così pronte per infinite torte salate. In questa versione ho voluto aggiungere una particolarità, un pecorino acquistato proprio a Castrovalva, piccolissimo paesino incastonato nella meraviglia delle Gole del Sagittario. Il pastore e anche locandiere di una piccolissima pensione dove si mangia solo ciò che produce (Locanda nido d' aquila) ha 400 pecore che munge una volta all'anno (perchè come giustamente dichiara lui non si possono far fare agnelli in continuazione) e con questo latte appena munto prepara pecorini e ricotte che lascia stagionare per mesi tra le rocce di Castrovalva. L'abitato è sito su uno sperone roccioso che si erge dalla Cresta di Sant'Angelo, a 820 metri sul livello del mare. Il paese conta 26 abitanti durante l'anno e 400 d'estate.
Maurits Cornelis Escher nel 1929 realizzò una litografia di Castrovalva che potete vedere qui sotto:
Vi assicuro che è una emozione unica arrivare e stare qualche giorno in questo luogo sperduto tra le rocce.
Ingredienti:
per la pasta
400 grammi di farina 0
50 grammi di olio d'oliva
5 grammi di sale
acqua fredda quanto basta
per il ripieno
700 grammi di verdure miste di campo (cicoria, senape, spinacio selvatico, bietole...)
aglio e un pizzico di peperoncino
olio qb
pecorino abruzzese comprato a Castrovalva
Preparare la pasta e lasciarla in frigo per qualche ora. In un tegame saltare le verdure con aglio e peperoncino. Tirare la pasta sottilissima, mettere le verdure e tante fette spesse di pecorino. Ricoprire la torta con un altro strato sottilissimo di pasta, bucherellare con la forchetta e infornare a 180 gradi per trenta minuti.
Ottima!! Amo le erbe spontanee, ci ho fatto la lasagna postata settimana scorsa... Son un regalo della primavera! ...una torta slata perfetta!
RispondiEliminaBuone buone...ma non è che hai usato la MIA parte di pecorino????
RispondiEliminaterry@grazie mille ora vado a provare la tua torta al testo.
RispondiEliminarablu@quale tuo pecorino? non era tutto mio?