domenica 26 ottobre 2014

Brioche con il tuppo / Murakami Haruki Norwegian Wood




L'estate non se ne vuole proprio andare e, mentre si raccolgono castagne e funghi, i girasoli e le fragole continuano a spuntare. Oggi avevo voglia di fare una lunga colazione con una brioche che ho mangiato a Catania e che è perfetta con la granita di pistacchio.
L'ultimo libro che vi consiglio e che ho letto in vacanza è Norwegian Wood di Murakami Haruki, libro che ebbe un enorme successo quando uscì ma che fece molto arrabbiare i  vecchi lettori di Murakami perché con questo libro l'autore sembrava allontanarsi moltissimo dalla sua poetica. Credo invece che, pure essendo un libro molto diverso dai suoi precedenti, anche qui Murakami riesca, con uno stile e una storia più realistici, a raccontare un romanzo di formazione in cui il fantastico entra a pieno titolo, attraverso espedienti narrativi che solo apparentemente sono realistici. La morte, la follia, sono spazi di confine tra la vita e la sanità mentale, e proprio questo confine viene nel romanzo continuamente superato. Apparentemente solo un grande romanzo di formazione, ma in realtà, oltre ad essere un romanzo in cui i protagonisti crescono e diventano adulti (escluso quelli che scelgono di morire) è anche un romanzo sulla vita e sul senso della vita.
Consiglio la lettura a tutti.




domenica 12 ottobre 2014

Crudité di carciofi moretti / Class Enemy



In questo autunno che non vuole arrivare e in questa estate che non se ne vuole andare, cucinare fresco e crudo è assolutamente necessario.
I carciofi crudi poi sono perfetti per depurare il nostro fegato affaticato da tossine e smog.
Oltre al fegato è bene anche disintossicare il nostro sguardo da orribili trasmissioni televisive, pessime pubblicità, tremendi film.
Ogni tanto capita che un piccolo film di un regista giovanissimo ti entri negli occhi e nel cuore e riesca meglio di tanti saggi sugli adolescenti a spiegare il difficile  rapporto tra giovani adulti e adulti,
che è ancora più difficile se gli adulti che si avvicinano a questi ragazzi sono insegnati o genitori.
In Class Enemy il regista ha cercato di mostrare che non c'è una netta separazione tra bene e male e che tutti, sia i ragazzi che gli adulti, sono complessi e ambigui. Resta comunque fondamentale che gli adulti continuino o ricomincino a fare gli adulti. Il film inizia con l'arrivo di un insegnante di tedesco in una classe di ragazzi normali né troppo bravi né troppo aggressivi. L'insegnante precedente era amorevole e simpatica, l'insegnate che arriva è duro e poco incline al sorriso e alla simpatia. Inizia la sua lezione spiegando che cos'è il rito e come questo renda gli uomini umani e non animali.
Dopo una tragedia, la classe, che ha subito un forte trauma, si ribella all'insegnante duro considerandolo colpevole dell'accadut, l'insegnante risponde con fermezza utilizzando Thomas Mann per affrontare il dolore della perdita che i ragazzi hanno subito.
Qui il film diventa straordinariamente perfetto per raccontare quello che sta succedendo oggi nelle nostre scuole  e nelle nostre case. Vi consiglio vivamente di andarlo a vedere.