sabato 19 ottobre 2013

Pasta al pesto di (ultimi) peperoni e mandorle


Vi propongo questo pesto gustoso preparato con gli ultimi peperoni della stagione. Il colore vivo è utilissimo come rifugio, per lasciare fuori il bianco-nulla tipico del cielo bolognese.

E una poesia di Vladimir Holan.



Eodem anno pons ruptum est


La gioia!

Esiste, esiste veramente, esiste in realtà!
E lui l'ha provata, e non quella impietosa
che ci cade addosso con così sùbita violenza
da spegnere in noi il fuoco che nessuno custodisce
o come vertigine che alla luce doppia dell'ironia
porta a noi la bottiglia, e scarpine che muovono alla danza
oh no, la sua gioia era sommessa, semplice, senza motivo,
non affidata per un attimo ma piuttosto donata,
gioia dell'uomo che passa sopra il ponte e
continuerà a cantare...
Ma basterebbe che il vento
gli gettasse sulle spalle una foglia secca
e il ponte, di colpo, non reggerebbe il peso...


Vladimir Holan

domenica 13 ottobre 2013

Melanzane con mozzarella e basilico / Alice Munro premio Nobel per la letteratura


L'estate sta per andarsene e restano ancora pochi giorni di sole e poche verdure estive da finire prima che il freddo ci faccia venire una gran voglia di zuppe calde e sostanziose. Questa è una vecchia ricetta un po' rivisitata della classica melanzana alla parmigiana. Invece che fare strati e strati di melanzane e pomodoro e mozzarella e parmigiano qui ho pensato di fare tanti involtini pieni di ogni cosa, così che a ogni morso si sprigioni un caleidoscopio di sapori e profumi.
Venerdì é stata annunciato  il Nobel per la letteratura ed è con grande piacere che ho scoperto essere una delle più grandi autrici viventi di racconti:Alice Munro
Di lei ho letto praticamente tutto e proprio in questi giorni stavo rileggendo una sua raccolta: Le lune di giove, edito come sempre da Einaudi e tradotto da Susanna Basso. Uno dei miei racconti preferiti si trova in uno dei suoi primi libri usciti in Italia, Nemico, amico, amante e si intitola Il ponte galleggiante, in cui si racconta di una donna malata di cancro che bacia, in una pausa dal suo dolore, un giovane ragazzo su un ponte galleggiante.  "Quello che provava era una specie di leggerezza indulgente, quasi una voglia di ridere. Un fremito di affettuosa ilarità, che ebbe il meglio su tutto il dolore e il senso di vuoto, per il momento." E così finisce il racconto con questo fremito ilare in una donna che sa godere di una pausa, di un piccolo ponte galleggiante che sa offrire momenti di gioia anche a chi sembra non poterne godere più.
Alice Munro, donna riservatissima che è riuscita a far coincidere perfettamente la sua vita di donna con quella di scrittrice, di sé diceva«Non ho alcun talento, non sono un'intellettuale e come casalinga me la cavo piuttosto male, quindi nulla può disturbare la mia attività»




domenica 6 ottobre 2013

Crema di piselli con menta e pomodorini confit/ Via Castellana Bandiera



In questa prima domenica d'autunno il desiderio di una zuppa calda e avvolgente mi ha fatto cucinare questa profumatissima crema di piselli e menta. I piselli erano quelli dell'orto sgranati con amore e messi nel freezer in primavera, la menta quella selvatica che si trova nelle campagne in questi giorni, i pomodori gli ultimi rimasti sulla pianta. Il mix era perfetto, se ci fosse stata anche una bella stufa a legna sarebbe stato impeccabile.
Oggi voglio consigliarvi un bel film ancora nelle sale in questi giorni. Un film di Emma Dante, drammaturga, regista e attrice di teatro di ricerca. Il film ha una storia molto breve, racconta di una coppia di donne in macchina a Palermo che stanno andando a un matrimonio. Una, Emma Dante, è palermitana e quindi per lei si tratta di un ritorno a casa, l'altra invece si trova a Palermo per la prima volta. Il cuore del film è una strada, Via Castellana Bandiera,  dove due macchine si incontrano e restano bloccate. Una è la loro, l'altra quella di una donna anziana residente nella strana. Qui, in una atmosfera che ricorda il cinema western, le due donne protagoniste, quella che torna a Palermo e una vecchia, che per tutto il film non dice una parola, si fronteggiano e nessuna delle due vuole lasciare il passo all'altra. È tutto un gioco di sguardi e di memorie che riaffiorano piano piano. La strada nel frattempo si anima e mostra tutte le sue brutture ma ha anche, nelle persone che la abitano, gesti di solidarietà. Chi non capisce è la compagna della protagonista, che arriva dal nord e che non riesce a entrare nei meccanismi del luogo. Per Emma Dante questo film è stato un  mettersi a nudo e lo scontro con l'anziana è diventato il modo per ritrovarsi: «Per Rosa lo scontro con lei è anche l'occasione per riflettere, fare il punto con se stessa. Se ti fermi davanti a un essere umano non puoi che guardarlo negli occhi, cosa che nella vita non facciamo più, non abbiamo tempo. Rosa ha tempo e, attraverso l´osservazione dell´altra, riscopre se stessa. E forse evoca l´immagine della madre, che non ha più visto da quando ha lasciato Palermo e della sua famiglia, che non accettava la sua omosessualità, non la capiva».