martedì 27 novembre 2012

Crocchette di patate con speck e noce moscata



Sprofondata nello studio, nelle traduzioni, nella correzione di compiti in classe, nella stesura di articoli, nelle lezioni...cosa resta? La pioggia di oggi, vista soltanto dalla finestra, senza percezione tattile e olfattiva, qualcosa di caldo e sfizioso da preparare, una canzone dei Massimo Volume che parla di un poeta, Emanuel Carnevali, morto giovanissimo, italiano ma emigrato negli USA e scrivente nella lingua dell'"esilio", cioè l'inglese.


Serenata

Su, non avere paura di viziarmi
se accendi il gas nella tua stanza
e dimostri
di avere ascoltato le mie grida.

Sei così povera di baci,
che ne sei così avara?
Ed è così devastato il tuo cuore
che non mi lasci cogliere
uno o due fiori
da infilare all'occhiello
della mia giacca?

Faccio la mia serenata
battendo con il pugno chiuso
su un gong e un tamburo.
Ciò che voglio è darti
il suono di ciò che è un uomo.

Amo le mie labbra e i miei occhi
più dei tuoi;
e poi l'umidità della notte
mi entra nelle scarpe.

Posso essere capriccioso
come te, non temere!

Su, apri quella finestra
o me ne vado a casa.

E.Carnevali

domenica 18 novembre 2012

Torta Paradiso con mandorle / ISTANBUL


La torta Paradiso si può fare solo dopo aver comprato una planetaria dove il burro si monta con leggerezza e le chiare delle uova si trasformano in nuvole bianche e gonfie di vento.
Dopo aver comprato la planetaria si cerca la ricetta migliore e la migliore è sicuramente quella  di Maurizio Santin, che trovate nel  suo bellissimo libro "Pasticceria, le mie ricette di base". Visto che ero appena tornata da Istanbul dove nel mercato egiziano, quello delle spezie e dei semini, avevo comprato sacchettini pieni di mandorle, nocciole, bacche di sambuco, semi misti di zucca, girasole, ho deciso di metterci un po' di mandorle.
Istanbul è una città davvero strana che mescola perfettamente oriente e occidente e anche nella cucina questi due mondi si fondono perfettamente. Potete mangiare sul fiume il panino con il pesce azzurro appena pescato ma potete anche sedervi un un ristorante che mescola nel kebab pistacchi profumati.
I mercati poi sono straordinari, si passa dal Gran Bazar, ricco ed elegante e si arriva alle strade sgarrupate del piccolo mercato egiziano dove le cianfrusaglie si mescolano a spezie, cibi, sete.
Ed ecco a voi un po' di colori.








venerdì 9 novembre 2012

Risotto con bietole, caprino e frutta secca


Un bel giorno è venuto a trovarmi a Bologna il mio amico Enrico e ha preparato un bel risottino, con grande coraggio, visto che come sempre quando cucina, per una persecuzione ormai di tradizione attuata nei suoi confronti da tutti i suoi amici, me compresa, viene osservato passo passo e criticato a ogni pie' sospinto.
Alla fine però ci siamo leccati i baffi.

E poi, Patrizia Cavalli.




domenica 4 novembre 2012

Biscotti di pasta frolla con tè russo / La prima notte di quiete di Valerio Zurlini























Il freddo è arrivato inaspettatamente e tra nevicate in bassa quota e nebbia in pianura tutti noi ci siamo rinchiusi in casa a bere tè caldo e a sfornare biscottini. Per questa ricetta ho cercato senza successo una buona ricetta della pasta frolla montata ma non sono riuscita a trovare nulla che mi convincesse. Alla fine ho deciso di provare la ricetta della pasta frolla di Luca Montersino e vedere se assomigliava almeno un po' a quello che stavo cercando io. Devo dire che non è una pasta frolla montata ma il risultato di questi biscotti è più che ottimo se poi ci aggiungete come ho fatto io del tè russo molto profumato il risultato è ancora meglio. Dopo aver bevuto il tè russo che vedete nella foto e mangiato i biscotti appena sfornati sono stata in Cineteca a vedere un film molto bello di Valerio Zurlini, La prima  notte di quiete. Film che consiglio a tutti per la grande interpretazione di Alain Delon, per le immagini e i colori di una Rimini invernale, per la forza di una grande storia d'amore.

È un film impudico, come tutti i film che possono dare la sensazione di una confessione al limite del nichilismo. […] Ha, mi pare, un grande vantaggio rispetto alle pellicole normali: è stato fatto dimenticando volutamente ogni funzione di controllo critico. (Valerio Zurlini).