Sprofondata nello studio, nelle traduzioni, nella correzione di compiti in classe, nella stesura di articoli, nelle lezioni...cosa resta? La pioggia di oggi, vista soltanto dalla finestra, senza percezione tattile e olfattiva, qualcosa di caldo e sfizioso da preparare, una canzone dei Massimo Volume che parla di un poeta, Emanuel Carnevali, morto giovanissimo, italiano ma emigrato negli USA e scrivente nella lingua dell'"esilio", cioè l'inglese.
Su, non avere paura di viziarmi
se accendi il gas nella tua stanza
e dimostri
di avere ascoltato le mie grida.
Sei così povera di baci,
che ne sei così avara?
Ed è così devastato il tuo cuore
che non mi lasci cogliere
uno o due fiori
da infilare all'occhiello
della mia giacca?
Faccio la mia serenata
battendo con il pugno chiuso
su un gong e un tamburo.
Ciò che voglio è darti
il suono di ciò che è un uomo.
Amo le mie labbra e i miei occhi
più dei tuoi;
e poi l'umidità della notte
mi entra nelle scarpe.
Posso essere capriccioso
come te, non temere!
Su, apri quella finestra
o me ne vado a casa.
E.Carnevali
1kg di patate (quelle da gnocchi o puré)
4 uova
50 g di Parmigiano grattugiato
40 g di pan grattato
300 g di mozzarella strizzata
150 g di speck in fette spesse da poter tagliare a dadini
olio di semi di girasole
sale
noce moscata
Lessare le patata, sbucciarle, schiacciarle con uno schiacciapatate e lasciarle raffreddare in una terrina. Tagliare lo speck a dadini molto piccoli. Mescolare alle patate lo speck, il Parmigiano, 2 uova, mezzo cucchiaino di polvere di noce moscata e aggiustare di sale. Tagliare la mozzarelle strizzate a dadini. preparare le crocchette con le mani, mettere due o tre dadini di mozzarelle nell'incavo e poi chiudere a cilindro. Sbattere un uovo, passarcele dentro e poi passarle nel pan grattato. Friggere in un tegame con olio bollente e poggiare su carta assorbente. Prima di servire spolverare di noce moscata.
Buonissime
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