domenica 19 aprile 2015

Crostata di mele con stecca di vaniglia / Storie Controvento






L'anno scorso in Ticino è nato un piccolo festival per ragazzi  (Storie Controvento) che invita pochi autori ma molto interessanti.
Gli organizzatori, che fanno parte dell'associazione Albatros, sono docenti (come si definiscono loro), operatori di promozione alla lettura, grandi amanti del libro e sopratutto consapevoli che lettori non si nasce ma si diventa. Quest'anno io dovevo presentare una bravissima scrittrice per ragazzi Marie-Aude Murail, che ha scritto diversi libri per adolescenti che affrontano temi molto delicati e spesso censurati. L'incontro tra lei e i ragazzi e le ragazze del Ticino, che avevano letto "Nodi al pettine", è andato benissimo anche perché lei si è data completamente a loro raccontando aneddoti della sua vita, la sua poetica e il perché  affronta temi così  importanti  nei suoi libri. Un passaggio che  ha notevolmente colpito i ragazzi é stato quando senza nessun problema ha raccontato la sua storia sentimentale: si é innamorata in momenti diversi della sua vita di persone diverse e anche  di sesso diverso.
La verità, ci dice la Murail, a volte spaventa e non sempre si può raccontare. Solo i bambini possono accogliere senza problemi la verità e a volte anche ai ragazzi.
La Murail nei suoi libri e nei suoi incontri riesce a parlare ti temi forti come: l'omosessualità, la morte, la violenza sulle donne, l'orfanezza  mettendoci però  tanta, tanta ironia e non per sdrammatizzare ma per rendere più naturale ciò che racconta.
Gli  altri autori presenti, di cui parlerò in un altro post, erano Michela Murgia, Giuseppe Catozzella, Aidan Chambers, Antonio Ferrara.Aidan Chambers, Antonio Ferrara,
E ora passiamo a questa torta di mele fatta con le mele brusche che si trovano al mercato di Bellinzona.


Ingredienti:

400gr pasta frolla
4 mele di media misura
succo di 1 limone 
crema:
150gr panna fresca
140gr latte di riso
50 gr zucchero
2 uova
1 tuorlo
1 pizzico di sale
I semi di 1 bacca di vaniglia
zucchero a velo

Prendere la pasta frolla e foderare uno stampo da 28/30. Bucherellare il fondo, riempirlo di fagioli e farla cuocere a 180 gradi per 15 minuti.
Nel frattempo preparare le mele a fettine con un po' di succo di limone, mettere le mele sulla pasta frolla.

Sciogliere lo zucchero nel latte di riso aggiungere le uova, la panna e i granelli di vaniglia, sbattere per bene e versare sulle mele. far cuocere per 30 minuti a 180 gradi. Spolverare di zucchero a velo

sabato 4 aprile 2015

Schiumini con perle di cioccolato e nocciole / Per fare il ritratto a un pesce di Maja Celja e Pascale Petit


Alle feste raccomandate non manchiamo mai. Un dolce per Pasqua, un tortellino a Natale:siamo sempre pronte per offrirvi una dolcezza nei giorni di festa.
Quest'anno Pasqua era attesa con ansia perché era proprio alla fine della Fiera del libro per ragazzi che si svolge tutti gli anni a Bologna in primavera.  Quindi oltre alla ricetta di questi ottimi schiumini vi consiglio anche il libro più bello di questa Fiera.
Il libro é un albo illustrato edito da Orecchio Acerbo e illustrato in modo mirabile da una delle più brave e più geniali illustratrici di libri per bambini e bambine: Maja Celja.
Nel libro "Per fare il ritratto di un pesce" Maja prende spunto da un racconto di Pascale Petit, autrice di libri illustrati francesi, dico prende spunto e non illustra, perché Maja con le sue immagini ci racconta altre infinite storie che si nascondono dentro alle due storie principali: quella del pittore che deve fare il ritratto a un pesce e quella di un gruppo di bambini e bambine al mare che devono anche loro disegnare un pesce. Ma mentre gli adulti si addormentano aspettando, i bambini si divertono cercandolo. Il lettore di volta in volta attende, cerca, come a ritrovare un filo, ma le immagini, la loro sequenza, l'alternanza della narrazione continuamente fa uno scarto di lato, e si rimane sospesi tra realtà, sogno, sorriso e incanto.


sabato 14 febbraio 2015

Smoothie di cachi e yogurt di soia / BIRDMAN



Per San Valentino eccovi una proposta perfetta per una colazione d'amore.
Voglia di frutta, voglia di leggerezza, voglia di depurassi dopo i fritti di carnevale. Questa è la ricetta giusta per tutte queste voglie. Si puo' fare con quasi tutti i tipi di frutta e si puo' fare sia vegano che con lo yogurt. Questo è vegano, fruttariano e crudista perché aveva o voglia di qualcosa di davvero leggero e che rispettasse tutti, dal mio corpo agli animali.


E se dopo la leggera colazione avete voglia di andare a divertirvi al cinema vi consiglio BIRDMAN. che troverete ancora nelle sale. Film incredibilmente divertente e con attori di grande calibro.




domenica 8 febbraio 2015

Tonno di coniglio




Abbiamo avuto la neve e dalla nuova casa i tetti di Bologna sono tutti bianchi. La torre degli Asinelli spicca alta nel sole.
Oggi dopo una bella nuotata in piscina ho preparato un Brunch in terrazza con insalata di cavolo cappuccio, arance e avocado, tonno di coniglio, un smotty di  banane e mandarini tanto te e caffè e la mia mitica torta di carote e nocciole. Tutto era perfetto. Il sole, la neve, il terrazzo caldo, la luce i ranuncoli che escono fuori dal bianco. Forse abbiamo superato l'inverno e stiamo già andando verso la primavera.
Ma passiamo alla ricetta, che é di una facilità mostruosa.
Ingredienti:
un coniglio a pezzi
un misto di spezie: alloro, timo, rosmarino, senape in semi, pepe nero…
un misto di odori: carota, sedano, cipolla
olio evo e limone

Preparare un brodo di verdura con tutti gli odori e un po' di sale. Buttare il coniglio e lasciarlo cuocere per moltissimo tempo deve sciogliersi.
Lasciare raffreddare il coniglio nell'acqua.
Disossare e mettere in un vaso a strati con coniglio, alloro, timo, rosmarino, pepe in garni, senape in semi….
Dimenticarselo nel frigo per alcuni giorni e poi riaprire il vaso. Sublime

mercoledì 31 dicembre 2014

Tokyo e il tè verde Matcha





Per augurarvi un Felice 2015 cosa c'è di meglio di un po' di foto e di racconti del mio ultimo viaggio?
Tokyo, Kyoto, Nara, tre città, tre esperienze di cibo, rumori, suoni (forse i suoni sono la cosa più destabilizzante in questo paese così lontano da noi), odori e usanze. Il cibo resta l'esperienza più forte. Ero lì, invitata da Itabashi Art Museum per l'esposizione di Iela Mari, mostra curata da Hamelin . Dopo i primi tre giorni, in cui ho fatto una conferenza su Iela Mari e un laboratorio con bambini e genitori sui suoi libri, sono partita alla scoperta di un pezzetto del Giappone.

Il cibo, come dicevo, è stato sicuramente la più grande sorpresa. A partire dai dolci, tutti di brevissima durata (non utilizzano conservanti) e tutti sorprendentemente buoni (l'unico aspetto negativo è che, essendo fatti quasi tutti con una crema di fagioli azuky, dopo un po' cominci a sperare di trovare dei dolci che contengano altri ingredienti), fino ad arrivare al sushi  che non assomiglia a quel pesce insapore  e incolore che troviamo nei tanti ristoranti di sushi che si trovano ormai in ogni città. 
Il primo dolce che ho mangiato, negli infiniti supermercati Tobu (Ikebokuro station) che si trovano dentro alla metropolitana, sono stati gli Imagawaki, cialde calde ripiene di pasta di fagioli azuky.
La mattina dopo per colazione ho assaggiato il Mochi, piccolo dolce sferico fatto con riso pestato, dolcissimo e perfetto accompagnato con una tazza di tè verde matcha, che ha un sapore denso e amaro e di erba appena tagliata,e sono tornata a casa con un piccolo dolce delizioso fatto di pasta di castagne, che non credo abbia un nome preciso ma era di una bontà stratosferica. Se volete provare i miei biscottini al matcha la ricetta la trovate qui: http://pampel-muse.blogspot.it/2011/01/biscotti-al-te-verde-matcha.html




Un luogo che non potete perdervi, se andate a Tokyo,  è il mercato del pesce. Prima ci arrivate e meglio è, perché le cose incredibili, tipo l'asta dei tonni, succedono tutte prima delle otto del mattino.





Non basta questo post per raccontare tutte le meraviglie che ho visto, dai colori sfavillanti delle foglie rosse degli aceri agli schermi giganti alla Blade Runner, che pubblicizzano qualsiasi cosa. E tra questi due mondi lontanissimi (natura e tecnologia) ogni tanto la tradizione si inserisce con stupende immagini di donne in kimono che passeggiano tra gli aceri e i monasteri con leggerezza, alla ricerca di immagini da portarsi a casa.














domenica 26 ottobre 2014

Brioche con il tuppo / Murakami Haruki Norwegian Wood




L'estate non se ne vuole proprio andare e, mentre si raccolgono castagne e funghi, i girasoli e le fragole continuano a spuntare. Oggi avevo voglia di fare una lunga colazione con una brioche che ho mangiato a Catania e che è perfetta con la granita di pistacchio.
L'ultimo libro che vi consiglio e che ho letto in vacanza è Norwegian Wood di Murakami Haruki, libro che ebbe un enorme successo quando uscì ma che fece molto arrabbiare i  vecchi lettori di Murakami perché con questo libro l'autore sembrava allontanarsi moltissimo dalla sua poetica. Credo invece che, pure essendo un libro molto diverso dai suoi precedenti, anche qui Murakami riesca, con uno stile e una storia più realistici, a raccontare un romanzo di formazione in cui il fantastico entra a pieno titolo, attraverso espedienti narrativi che solo apparentemente sono realistici. La morte, la follia, sono spazi di confine tra la vita e la sanità mentale, e proprio questo confine viene nel romanzo continuamente superato. Apparentemente solo un grande romanzo di formazione, ma in realtà, oltre ad essere un romanzo in cui i protagonisti crescono e diventano adulti (escluso quelli che scelgono di morire) è anche un romanzo sulla vita e sul senso della vita.
Consiglio la lettura a tutti.




domenica 12 ottobre 2014

Crudité di carciofi moretti / Class Enemy



In questo autunno che non vuole arrivare e in questa estate che non se ne vuole andare, cucinare fresco e crudo è assolutamente necessario.
I carciofi crudi poi sono perfetti per depurare il nostro fegato affaticato da tossine e smog.
Oltre al fegato è bene anche disintossicare il nostro sguardo da orribili trasmissioni televisive, pessime pubblicità, tremendi film.
Ogni tanto capita che un piccolo film di un regista giovanissimo ti entri negli occhi e nel cuore e riesca meglio di tanti saggi sugli adolescenti a spiegare il difficile  rapporto tra giovani adulti e adulti,
che è ancora più difficile se gli adulti che si avvicinano a questi ragazzi sono insegnati o genitori.
In Class Enemy il regista ha cercato di mostrare che non c'è una netta separazione tra bene e male e che tutti, sia i ragazzi che gli adulti, sono complessi e ambigui. Resta comunque fondamentale che gli adulti continuino o ricomincino a fare gli adulti. Il film inizia con l'arrivo di un insegnante di tedesco in una classe di ragazzi normali né troppo bravi né troppo aggressivi. L'insegnante precedente era amorevole e simpatica, l'insegnate che arriva è duro e poco incline al sorriso e alla simpatia. Inizia la sua lezione spiegando che cos'è il rito e come questo renda gli uomini umani e non animali.
Dopo una tragedia, la classe, che ha subito un forte trauma, si ribella all'insegnante duro considerandolo colpevole dell'accadut, l'insegnante risponde con fermezza utilizzando Thomas Mann per affrontare il dolore della perdita che i ragazzi hanno subito.
Qui il film diventa straordinariamente perfetto per raccontare quello che sta succedendo oggi nelle nostre scuole  e nelle nostre case. Vi consiglio vivamente di andarlo a vedere.