mercoledì 29 agosto 2012

Salsa verde al prezzemolo e Prezzemolina




Questa é la salsa verde di prezzemolo che nella mia famiglia si tramanda di madre in figlio e per me, da padre in figlia. É una salsa classica che si usa ovunque, perfetta é nelle uova lessate, ma va benissimo anche nei tramezzini che si fanno in questo periodo di picnic, e ottima per uno dei piatti più amati dagli italiani del nord: il lesso o bollito o caldaia o.....
Ma a me questa salsa fa venire in mente una delle fiabe classiche della tradizione italiana, che troviamo nella raccolta fatta da  Calvino: Prezzemolina..
Il prezzemelo essendo una pianta infestante è molto presente nella nostra cucina e anche nelle nostre fiabe. La fiaba con alcune varianti la ritroviamo sia nella raccolta che fece Imbriani e sia nel "Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille" di Basile, altro grande libro di infinita bellezza, non solo per le fiabe ma anche per la meravigliosa lingua usata, il napoletano e tradotta poi in italiano dal filosofo e critico letterario Benedetto Croce. Fino ad arrivare alla versione riscritta da Calvino che molto probabilmente è quella più nota a tutti.
Su Calvino in rete ho trovato questo  bellissimo video curato da una grande della letteratura per ragazzi: Donatella Ziliotto, al tempo in cui lavorava con Nico Orengo per la televisione.



venerdì 17 agosto 2012

Marmellata di more e scorzette/ Menzogna e sortilegio di Elsa Morante

Non so se vi è mai capitato di leggere un libro e di trovarvi, in quello stesso momento a vivere con un contorno che somiglia a quello del libro che state leggendo. Be', credo sia il massimo: l'immersione nella storia che si legge diventa talmente profonda, che è difficile, quando si tira su la testa, rendersi conto che si è nel 2012, in pieno progresso e villaggio globale.
Io sto leggendo Menzogna e sortilegio di Elsa Morante e per sfondo ho un antico casolare di campagna, nel paese di Mosciano Sant'Angelo (TE), un paese collinare a pochi chilometri dal mare. La villa è enorme, ci si può perdere nelle stanze o tra il giardino e i vigneti circostanti. Il colore predominante è il celestino o il bianco abbacinante del sole che entra nelle stanze; poi di sera il grigio bluastro dell'ombra lieve che porta una brezza fresca. Il tempo sembra scorrere lento e a me sembra di vedere e sentire le voci dei personaggi di fine Ottocento che popolano il romanzo e si intersecano con le memorie della gente che ha abitato questa casa, che mi guarda dalle foto in bianco e nero o dagli oggetti arrivati fin qui da un'epoca ormai lontana.

Un giorno, a pomeriggio inoltrato, ho preso Schwarzenbach - la mia biciclettina nera pieghevole che vedete nella foto- e sono andata in cerca di more percorrendo strade di campagna e aguzzando la vista in prossimità dei rovi che crescono sui cigli.
Questa marmellata ne è il frutto.

Vista del Gran Sasso da una stradina non asfaltata di Mosciano Sant'Angelo



Schwarzenbach, la mia biciclettina

More appena raccolte e marmellata!

lunedì 13 agosto 2012

Crema di ravanelli senza ravanelli

Sono appena tornata alla normalità della vita in città e devo dire che l'impatto con la civiltà è stato davvero duro. Passare da un'isola dove non ci sono macchine e dove quindi tutti vanno a piedi a una città dove il rumore delle macchine è il primo suono che senti appena ti svegli non è facile. Siamo ormai tutti abituati al rumore e allo smog delle nostre città che pensiamo essere ormai la normalità   E ogni volta che facciamo esperienza del silenzio, il vero silenzio, ci sorprendiamo e ci accorgiamo che ormai l' abbiamo completamente perso. Credo che tutti noi dovremmo fare almeno una volta all'anno l'esperienza del silenzio. Depurarci non solo fisicamente ma anche psicologicamente dai tanti rumori che invadono la nostra vita.
Sull'isola oltre al silenzio c'era anche un mare spettacolare perfetto per fare lunghissime nuotate. Sono stati 15 giorni di vera immersione nella natura e per questo ho cercato anche di alimentarmi con cibi semplici e freschi adatti per fare una bella depurazione anche interna.
Verdura, quindi, tanta verdura fresca comprata a un mercato a Reika, prima di prendere il traghetto, perché sull'isola mancano anche i negozi.
La prima ricetta è quindi una zuppa leggerissima buona anche fresca, perfetta per quando si torna a casa, accaldati, dal mare.


sabato 11 agosto 2012

Zuckerkuchen



 Dagli edifici della Stasi nel quartiere di Lichtenberg al laghetto Neuer See in fondo a Tiergarten, a Berlino ci si sposta in bici, a volte sovrappensiero, guidati da una storia che si svolge in testa e che poco ha a che fare con ciò che ci circonda, oppure invece seguendo un'infatuazione urbana, una memoria, il vizio di una nuova scoperta o al contrario di una ripetizione, soprattutto seguendo la strada, una voglia di pedalare fino a stancarsi. Poi, tornando al quartiere di Pranzlauer Berg, dove c'è casa, si può fare una puntatina in un caffè all'angolo tra Kopenagenerstrasse e un ponticello sui binari della S-Bahn. Qui bere un Milchkaffee accompagnato da un pezzetto di Zuckerkuchen.

Le mie parole non mi obbediscono
Appena le risento si amplia
il mio cielo e vuole raggiungere il tuo.
Presto si frantumerà io respiro già
col fiato corto e il mio cuore batte
Sette volte più rapido inviando incessanti
Messaggi a stento cifrati

Sarah Kirsch