Non so se vi è mai capitato di leggere un libro e di trovarvi, in quello stesso momento a vivere con un contorno che somiglia a quello del libro che state leggendo. Be', credo sia il massimo: l'immersione nella storia che si legge diventa talmente profonda, che è difficile, quando si tira su la testa, rendersi conto che si è nel 2012, in pieno progresso e villaggio globale.
Io sto leggendo
Menzogna e sortilegio di Elsa Morante e per sfondo ho un antico casolare di campagna, nel paese di Mosciano Sant'Angelo (TE), un paese collinare a pochi chilometri dal mare. La villa è enorme, ci si può perdere nelle stanze o tra il giardino e i vigneti circostanti. Il colore predominante è il celestino o il bianco abbacinante del sole che entra nelle stanze; poi di sera il grigio bluastro dell'ombra lieve che porta una brezza fresca. Il tempo sembra scorrere lento e a me sembra di vedere e sentire le voci dei personaggi di fine Ottocento che popolano il romanzo e si intersecano con le memorie della gente che ha abitato questa casa, che mi guarda dalle foto in bianco e nero o dagli oggetti arrivati fin qui da un'epoca ormai lontana.
Un giorno, a pomeriggio inoltrato, ho preso Schwarzenbach - la mia biciclettina nera pieghevole che vedete nella foto- e sono andata in cerca di more percorrendo strade di campagna e aguzzando la vista in prossimità dei rovi che crescono sui cigli.
Questa marmellata ne è il frutto.
Vista del Gran Sasso da una stradina non asfaltata di Mosciano Sant'Angelo
Schwarzenbach, la mia biciclettina
More appena raccolte e marmellata!