sabato 19 ottobre 2013

Pasta al pesto di (ultimi) peperoni e mandorle


Vi propongo questo pesto gustoso preparato con gli ultimi peperoni della stagione. Il colore vivo è utilissimo come rifugio, per lasciare fuori il bianco-nulla tipico del cielo bolognese.

E una poesia di Vladimir Holan.



Eodem anno pons ruptum est


La gioia!

Esiste, esiste veramente, esiste in realtà!
E lui l'ha provata, e non quella impietosa
che ci cade addosso con così sùbita violenza
da spegnere in noi il fuoco che nessuno custodisce
o come vertigine che alla luce doppia dell'ironia
porta a noi la bottiglia, e scarpine che muovono alla danza
oh no, la sua gioia era sommessa, semplice, senza motivo,
non affidata per un attimo ma piuttosto donata,
gioia dell'uomo che passa sopra il ponte e
continuerà a cantare...
Ma basterebbe che il vento
gli gettasse sulle spalle una foglia secca
e il ponte, di colpo, non reggerebbe il peso...


Vladimir Holan


Ingredienti (per due):

180 g di rigatoni 
1 peperone rosso
una manciata di mandorle
un cucchiaino di prezzemolo tritato
olio
pepe
sale

Lavare il peperone e metterlo a cuocere in forno intero girandolo sui lati di tanto in tanto, per circa dieci minuti  a 180°C. Quando si sarà un po' ammorbidito, aprirlo, togliere i semi e il picciuolo, tagliarlo in due e farlo cuocere in una teglia con carta forno ancora per cinque minuti con le due metà poggiate sulla parte senza buccia per far perdere un po' d'acqua. Sbollentare le mandorle per un minuto e privarle delle bucce. Spellare il peperone e frullarlo insieme alle mandorle e al prezzemolo aggiungendo un filo d'olio d'oliva e un pizzico di sale e pepe. Frullarle per poco tempo, lasciando il tutto un po' granuloso e non a crema. Lessare la pasta e saltarla in padella con il pesto.


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