- Trieste
- Ho attraversata tutta la città.
- Poi ho salita un'erta,
- popolosa in principio, in là deserta,
- chiusa da un muricciolo:
- un cantuccio in cui solo
- siedo; e mi pare che dove esso termina
- termini la città.
- Trieste ha una scontrosa
- grazia. Se piace,
- è come un ragazzaccio aspro e vorace,
- con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
- per regalare un fiore;
- come un amore
- con gelosia.
- Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
- scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
- o alla collina cui, sulla sassosa
- cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
- Intorno
- circola ad ogni cosa
- un'aria strana, un'aria tormentosa,
- l'aria natia.
- La mia città che in ogni parte è viva,
- ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
- pensosa e schiva.
- Umberto Saba
Oggi avevo voglia di qualcosa di morbido e vellutato che fosse però anche caldo e con un sapore intenso, non le solite creme che poi non sanno di niente o di poco. A Trieste, città che amo e che un po' conosco, fanno un baccalà mantecato molto buono, cotto nel latte e poi montato con olio, un po’ di prezzemolo e un’ombra di aglio. Perfetto per dei crostini caldi e un bel bicchiere di Sauvignon profumato delle cantine Kante.
Io avevo voglia di una ricetta più light e quindi ho deciso di farlo con solo l’olio e di accompagnarlo con un cremoso purè. Lo trovo perfetto sia per una cena con amici che per una serata intima, l’unico problema è che è una ricetta che va pensata alcuni giorni prima se no il baccalà non perde il forte sapore di sale che di solito ha.
Ingredienti:
Per la crema di baccalà:
500 grammi di baccalà
che va lasciato in ammollo per alcuni giorni cambiando spesso l’acqua
Olio leggero q.b.
Per il cuort bouillon (brodo ristretto):
una gamba di sedano, una cipolla, una carota, alcuni grani di pepe nero e bacche di ginepro
Per il purè di patate:
500 grammi di patate
50 grammi di burro
Latte q.b.
Prendere il baccalà ammollato, spinarlo e fare dei pezzi piccoli che poi vanno messi nel court bouillon quando bolle e lasciarlo bollire per alcuni minuti.
Toglierlo dall’acqua e metterlo nel bicchiere del robot, poi farlo andare piano con l’olio a filo come per la maionese, quando lo vedete ben montato è pronto.
Nel frattempo far cuocere le patate nell’acqua, pelarle e passarle nello schiacciapatate.
Metterle in un tegame e aggiungere a poco a poco il latte caldo, quando anche il purè lo vedete bello gonfio e cremoso significa che è pronto. Aggiungere alla fine la noce di burro e un po’ di sale.
Preparare i bicchierini mettendo sotto un cucchiaio di purè, poi uno di baccalà e finire con un altro cucchiaio di purè, macinare sopra un po’ di pepe nero. Potete gustare con dei grissini oppure con i biscotti salati che vi ha presentato alcuni giorni fa Rablù.
Il tutto deve essere tiepido, se dovete prepararne molti vi conviene tenere il purè al caldo mettendolo a bagnomaria.
Slurp, slurp, slurp, mmmmmm...
RispondiEliminaBaccalà...principe degli alimentari!
RispondiEliminaRinsecchito dal sale, accartocciato nei legni delle vecchie botteghe, profumoso di vecchio, di capperi venduti al peso con carta oleata...questa crema è una delizia con un bianco proseccoso che stemperi la cremosità!
Clè