martedì 11 ottobre 2011

Muffin al cocco e cioccolato


Da molto tempo non vi proponevo dei dolci ed in particolar modo dei muffin. Mi è tornata la voglia.
Ieri ho assistito ad un divertente concertino di un gruppo che si chiama Kitchen Trio, formato da tre donne molto talentuose e davvero divertenti che, nel repertorio, hanno riproposto una canzone di Mina che io nemmeno ricordavo e che invece mi è arrivata alle orecchie nuova, forte, profonda e mi ha fatto pensare al mondo di quelli che vivono a margine, i cosiddetti pazzi, coloro che più ci fanno paura e in cui più ci riconosciamo, come simbolo dei confini di ognuno di noi, della nostra psiche, di un oltre difficile da immaginare e giudicare.
Io vengo da una città non molto grande con un grande ospedale psichiatrico, ormai chiuso. Amo frequentare i luoghi -bar, giardini- che sono molto amati anche dalle persone che fino ad un po' di anni fa erano nell'ospedale ed oggi vivono in istituti o case-famiglia. In quei luoghi, dove nessuno tenta di distinguere, spira una singolare aria di fratellanza e libertà.

Vi dedico Sognando di Mina, dunque.
http://www.youtube.com/watch?v=VfpTvxNrun8&feature=fvsr

Me ne sto lì seduta assente
con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente.
Avrei una voglia di gridare
ma non capisco a quale scopo
poi d'improvviso piango un poco
e rido quasi fosse un gioco.
Se sento voci non rispondo
e vivo in uno strano mondo
dove ci son pochi problemi
dove la gente non ha schemi.
Non ho futuro né presente
e vivo adesso eternamente
il mio passato è ormai per me distante.
Ma ho tutto quello che mi serve
nemmeno il mare nel suo scrigno
a quelle cose che io sogno
e non capisco perché piango.
Non so che cosa sia l'amore
e non capisco il batticuore
per me un uomo rappresenta
chi mi accudisce e mi sostenta.
Ma ogni tanto sento che
gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni non esatte.
D'un tratto sento quella voce
e qui comincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare
la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto ciò che trovo
ed a finirla poi ci provo
tanto per me non c'è speranza
di uscire mai da questa stanza.
Sopra un lettino cigolante
in questo posto allucinante
io sogno spesso di volare nel cielo.
Non so che male posso fare
se sogno solo di volare
io non capisco i miei guardiani
perché mi legano le mani.
E a tutti i costi voglion che
indossi un camice per me
le braccia indietro forte spingo
e questo punto sempre piango.
Mio Dio che grande confusione
e che magnifica visione
un'ombra chiara mi attraversa la mente.
Le mani forti adesso mordo
e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano
qualcuno mi diceva t'amo.
In un addio svanì la voce
scese nell'animo la pace
ed è così che da quel dì
io son seduta e ferma qui.


Ingredienti:

180 g di farina 00
120 g di farina di cocco
150 g di zucchero
3 uova
mezzo bicchiere d'olio di semi di arachidi
un bicchiere d'acqua o latte
50 g di scaglie di cioccolato fondente
una bustina di lievito per dolci

Mescolare lo zucchero con le uova, poi aggiungere olio e acqua (o latte) e iniziare ad aggiungere le due farine. Ridurre la cioccolata in scaglie (o comprare le gocce) e aggiungerle al composto. Infine aggiungere il lievito setacciandolo in un colino. Versare negli stampini rivestiti dai pirottini di carta oppure versare in una tortiera unta con burro o rivestita di carta forno e far cuocere a 180°C per circa venti minuti (la torta un po' di più). Osservare la doratura e fare la prova stuzzicadenti.

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