domenica 24 novembre 2013
Sfincione
Lo sfincione si mangia a Palermo. Si tratta di una sorta di pizza molto saporita che si compra alla tavola calda. Nella ricetta sono presenti due ingredienti fondamentali della cucina siciliana: le acciughe e il cipollotto. Qualche giorno fa, dopo tanto tempo che non lo mangiavo, l'ho trovato da un frutta e verdura siciliano vicino casa. Ne ho comprato un pezzo che ho divorato nel tempo che si impiega a camminare cinque metri con una busta pesante di verdure in mano, ma non mi è bastato. Allora ho detto a una persona di mia conoscenza, piena di curiosità e intuizione, di provare a prepararlo in casa. La sera successiva, ecco pronto quello che vedete in foto: un succulento sfincione palermitano preparato da un abruzzese in un autunno bolognese!
Vorrei approfittare di questo post per consigliarvi un saggio molto interessante, scritto dalla filosofa Marìa Zambrano. Si intitola Filosofia e poesia, edizioni Pendragon 2010, Bologna.
E lei è questa qui:
Ingredienti:
Per l'impasto:
500 g di farina 0
un cubetto di lievito di birra (25 g.)
mezzo bicchiere di latte
mezzo bicchiere d'acqua tiepida
4 cucchiai d'olio d'oliva
un cucchiaino e mezzo di sale
un cucchiaino di zucchero
Per la copertura:
300 g di caciocavallo
una decina di acciughe
1 cipollotto
un barattolo di pomodori pelati
olio
sale
un cucchiaino di zucchero
pepe
pan grattato
Far sciogliere il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida. In una terrina mescolare la farina con il sale, lo zucchero, l'olio e po aggiungere latte e acqua in cui si è fatto sciogliere il lievito e impastare fino a ottenere una massa soda (aggiungere acqua se è troppo secca o farina se è troppo appiccicosa). Mettere a lievitare in luogo caldo e asciutto per qualche ora.
Quando l'impasto sarà lievitato, ungere le teglie che si vogliono utilizzare con dell'olio e spolverarle di pan grattato. Stendere l'impasto alto mezzo centimetro e adagiarlo nelle teglie. Sulla superficie mettere qualche acciuga e il caciocavallo tagliato a cubetti. A parte, mescolare i pelati con il cipollotto a listarelle e lo zucchero e aggiustare di sale e pepe. Cospargere la superficie dell'impasto con il pomodoro, grattuggiarci sopra ancora un po' di caciocavallo e spolverare con il pan grattato. Con il dorso di un cucchiaio, passare sul pan grattato, in modo che si bagni e non si secchi in cottura.
Infornare e cuocere a 180°C fino a che lo sfincione non sembrerà dorato e colorito sui bordi.
Etichette:
aperitivo,
pane e pizza,
poesie,
sicilia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento