sabato 29 ottobre 2011

Tartufetti di fondente, orzo soffiato, prugne e nocciole

 

Su richiesta di un mio collega latinista preciso, metodico (come tutti i latinisti!) che ha però il gran debole della cioccolata, ecco una ricetta di dolcetti molto semplici da preparare, dal gusto già un po' invernale.
E una poesia sul far della sera, sotto i monti abruzzesi.

Parole

Ti perderò come si perde un giorno
chiaro di festa: - io dicevo all'ombra
ch'eri nel vano della stanza - attesa,
la mia memoria ti cercò negli anni
floridi di un nome, una sembianza: pure,
dileguerai, e sarà sempre oblio
di noi nel mondo.
                              Tu guardavi il giorno
svanito nel crepuscolo, parlavo
della pace infinita che sui fiumi
stende la sera alla campagna.

Alfonso Gatto


Ingredienti:

250 g di cioccolato fondente
50 g di orzo soffiato
40 g di nocciole tostate tritate
30 g di biscotti secchi
30 g di prugne secche
1 cucchiaio di rum
una noce di burro
un cucchiaio di zucchero
mezzo cucchiaino di cannella

Tagliare le prugne a pezzetti piccoli. Sciogliere la cioccolata a bagnomaria in un piccolo tegame e poi mescolarci tutti gli altri ingredienti. Continuare a mescolare anche lontano dal fuoco. Con due cucchiaini cercare di formare delle palline e riempire i pirottini. Lasciar raffreddare in frigo per diverse ore.

6 commenti:

  1. Ho avuto la fortuna di assaggiare questi tartufetti e devo dire che sono fantastici!!!

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  2. Ciao

    Sono un latinista, preciso e metodico [dittologia] (come tutti i latinisti!), che ho però un gran debole PER la cioccolata [ma perché "però"? come se i latinisti non potessero avere un debole per la cioccolata], e mi rammarico soltanto che oggi sia festa e non possa andare a comprare le prugne secche, che se così non fosse avrei provato immantinente codesti tartufetti.

    Tante belle cose

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  3. "Però" perché la cioccolata è una tentazione, un vizio e non ce lo vedo un metodico e preciso ad avere dei vizi...
    -Ho UN debole PER...
    -Ho IL debole DEL...

    Ih ih ih...

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  4. Nonostante io sia tutt'altro che un latinista, a me hai sempre dato del preciso e metodico.
    Ti pare che io non abbia vizi e tentazioni? innumerevoli, come ben sai!

    Ah ah ah...

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  5. Che c'entra, tu sei un ingegnere, gente precisa, non sempre metodica, un po' quadrata, che addirittura segue le ricette alla lettera!
    Roba da pazzi.
    E vai con lo stereotipo gratuito...

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  6. Beh, più che altro direi gente metodica e non sempre precisa...sicuramente molto più metodica che precisa.
    Poi sulle ricette seguite alla lettera ci sarebbe davvero troppo da scrivere...
    Su una cosa sono pienamente d'accordo con te: che brutta razza gli ingegneri!!!

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