lunedì 7 novembre 2011

Crema di castagne al rum: è novembre!




Oltre Pietralta, in un posto che si chiama Morrice, ci sono boschi e boschi di castagni. Stiamo parlando ancora dell'alto Abruzzo, luoghi un po' sperduti della provincia di Teramo.
In un giorno di pioggia autunnale, due miei amici hanno percorso le strade di montagna foderate di foglie umide, sono entrati nel bosco e hanno preso chili e chili di questi frutti un po' misteriosi ma anche buffi. Sono gli stessi alberi a offrirli: basta chinarsi a terra e raccoglierli, alcuni ormai nudi, altri ancora nei ricci spinosi.
E guardate che bella Amanita muscaria! Se ne trovate una, guardatela, gustatene i colori con gli occhi, ma non mangiatela, che seppur così bella è velenosissima!

Con queste castagne ho preparato una crema che si può spalmare sul pane a colazione, usare per una crostata o per il ripieno dei cioccolatini. Comunque è profumatissima e veramente golosa.

Una poesia di un mio amore: Mandel'stam

Un vento nero fa frusciare le foglie
che respirano confuse
e una rondine, tremando,
nel cielo oscuro traccia un cerchio.

Il crepuscolo che avanza
discutendo in silenzio
nel mio cuore tenero e morente
con il raggio che per ultimo sparisce.

E sopra il bosco quando fa sera
s'alza una luna di rame;
perché mai così poca musica,
perché mai un tale silenzio?

Osip Mandel'stam


Ingredienti:

1kg di castagne
250 g di acqua
1 e 1/2 bicchiere di rum
600 g di zucchero
una bustina di vanillina

Privare le castagne della buccia marrone aiutandosi con un coltellino. Metterle a bollire in acqua fino a quando assaggiandone una non si vede che è cotta (molto morbida). Scolare le castagne e privarle della cuticola. Una volta pulite frullarle nel frullatore fino ad ottenere una crema. Se rimangono dei grumi di castagne non ben frullati, ripassare la crema in un passaverdure. In una casseruola mettere le castagne frullate, l'acqua, il rum, lo zucchero e la vanillina. Portare ad ebolizzione e far bollire per una decina di minuti almeno.  Invasare e far bollire i vasetti chiusi per circa mezz'ora per far fare il sottovuoto.

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