martedì 7 giugno 2011

Raviole con marmellata di limoni / "Corpo Celeste"



Dolci, sempre dolci, dopo NYC ho sempre voglia di dolci: biscotti per la colazione, per uno spuntino mattuttino o per una merenda con il tè nel tardo pomeriggio prima del Martini serale. Queste sono le classiche raviole bolognesi preparate con una marmellata di limoni fatta a Bologna, ma con i limoni che arrivano direttamente dalla Sicilia. La ricetta delle raviole mi arriva dalla nonna paterna, che con il cibo ci sapeva fare, e di lei ricordo ancora i meravigliosi pranzi delle sagre. Ogni paese aveva il suo santo e il nostro cadeva a ottobre quando le foglie ingiallivano e le castagne iniziavano ad essere raccolte. La marmellata invece è il frutto di due mondi che si incontrano: la Sicilia con i suoi meravigliosi agrumi e la Liguria dove una grande lettrice di libri per bambini e non solo, Carla , tra un libro e l'altro riesce a fare buonissime marmellate.
Prima della ricetta voglio però consigliarvi uno dei film più belli della stagione cinematografica che non dovete assolutamente perdere: "Corpo Celeste". Il titolo rimanda a un bel libro di Anna Maria Ortese, una delle più grandi scrittrici italiane. Anche in questo film (come in altri che sono usciti nelle sale in questo periodo) la protagonista è una ragazzina, una ragazzina che sta crescendo e che si sta trasformando. E' una ragazzina che arriva in Calabria e che con il suo sguardo ingenuo guarda e osserva tutto quello che le capita attorno. E intorno a lei il mondo è in totale sfacelo: monnezza che invade le strade; preti che cercano voti per il politico di turno, adulti incapaci di fare gli adulti. E lei, la ragazzina che con il suo sguardo ingenuo tutto vede, tutto osserva .
“Coloro che videro il cielo, che mai lo dimenticarono, che parlarono al di sopra dell’emozione, dove l’anima è calma. Che non credono, o credono poco ai partiti, le classi, i confini, le barriere, le fazioni, le armi, le guerre. Che nel denaro non hanno posto alcuna parte dell’anima, e quindi sono incomprabili. Quelli che vedono il dolore, l’abuso; vedono la bontà o l’iniquità, dovunque siano, e sentono come dovere il parlarne. I cercatori di silenzio, di spazio, di notte, che è intorno al mondo, di luce che è intorno al cuore. Questi “diversi”, che vorrebbero semplicemente dare il senso del segreto umano, e trovare, o indicare, il rapporto di dovere tra vita e vita, non dovrebbero, io penso, essere considerati scrittori moralistici o politici…..”





 Ingredienti per 20 raviole:


500 grammi di pasta frolla (vedi ricetta)
un vasetto di marmellata di limoni

Marmellata di limoni di Carla

1 kg di limoni privati solo dei cupizzi
1 kg di zucchero (ma anche meno: fino a 800 va tutto bene)

come procedere
tagliare i limoni a fettine (spessore della fettina per il tè) e lasciarli in acqua per 24 ore.
Poi, buttata l'acqua, tagliare le fettine a dadini (non giganti ma neanche microscopici) quindi metterli in una pentola con 1 bicchiere d'acqua e cuocerli per 10 minuti esatti. Scolarli con cura senza perdere la polpa (quindi con un passino a maglia fine). Ripetere questa operazione 6 volte. Alla fine il tutto sarà ridotto a una pappa un po' gelatinosa cui si aggiunge lo zucchero e la si lascia riposare per 24 ore (ogni tanto è meglio girarla, così lo zucchero si amalgama meglio e soprattutto si ha la scusa per assaggiarne delle piccole porzioni da cruda...)
Passate le 24 ore mettere il tutto sul fuoco e cuocete esattamente per un' ora semicoperta e avendo cura di girarla ogni tanto, soprattutto alla fine.

La grandiosità di questa marmellata sta nel fatto che i limoni non vanno sbucciati (operazione che io ho sempre odiato perché alla fine avevo le mani cotte dall'acido). Sebbene ci vogliano tre giorni di tempo per arrivare al fondo, le singole operazioni sono sbrigative e di poco impegno e si possono seguire facendo altro.

La pratica delle sei cotture preventive ha lo scopo di eliminare l'amaro del bianco della scorza ed è un sistema molto usato per esempio nella cucina turca per realizzare le composte di cui là vanno pazzi.

Preparazione delle raviole

Stendere la pasta frolla alta un centimetro, mettere un bel cucchiaio di marmellata piegare e schiacciare con un bicchiere.
Accendere il forno a 180 gradi e far cuocere per 20 minuti, fino a che non hanno un bel colore dorato.

3 commenti:

  1. ora che fuori piove una delle tue raviole ed una tazza di tè bollente sarebbero perfetti!

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  2. Grazie alla tua visita ho scoperto questo fantastico bloghettino! Bellissime soprattutto le foto! A presto

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  3. grazie e spero che le mie raviole vi siano piaciute

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