Spostandomi tra l'Abruzzo e l'Emilia Romagna, una ricetta di frutta per fine pasto e una poesia che stamattina mi corrisponde.
Le pere volpine si trovano nei mercatini di frutta e verdura e queste vengono da quello dell'ex Mercato 24 di Bologna. Se non riuscite a trovarle usate pere piccole e a pasta dura.
Mastra di trame e telai
1
mastra
di trame e telai
non potrò mai intramare
e tessere il tuo cuore
ma quale cuore
sampirota disonorata faccia di bronzo
2
venni per accattare vita
come m’ha fottuto
il banditore
3
finta che non mi vede
bastò un rovescio di mano
e addio pane e piacere
lo stretto necessario
per campare
4
réstati qua
attaccata sulla pelle
più forte di vogliadesìo
galante vita
con la tua voglia ricca
a ogni santo arriva
la sua festa
^
nottetempo trafughiamo il carrozzone
delle illusioni
ma presto anche sotto il sole
tanto siamo sfacciati
^
rosicchia-rosicchia
qualche osso resterà
Jolanda Insana
Ingredienti:
Pere volpine
vino rosso corposo
zucchero
cannella
zucchero a velo
In una pirofila mettere del vino rosso, qualche cucchiaio di zucchero (proporzione: un bicchiere di vino, un cucchiaio e mezzo) e polvere di cannella a piacere. Mescolare un po'. Poggiare le pere (il vino deve coprirle per i due terzi) e cuocere in forno a 150 g per circa venti minuti fino a che non si vedrà, provandole con uno stecchino che si sono ammorbidite. Spolverare con zucchero a velo e mangiare preferibilmente ancora un po' calde.
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