mercoledì 27 ottobre 2010

Muffin ai cachi, vaniglia e semi di papavero


Un frutto autunnale: il cachi. Da ricordare che si dice cachi sia al plurale che al singolare!

Piove da due giorni, io leggo Rapsodie gitane di Blaise Cendrars, edito da Adelphi. Leggetelo se avete voglia di conoscere le scorribande di poeti e gitani nella Parigi negli anni Quaranta e lasciarvi trasportare da una scrittura che ricalca la narrazione orale tipica proprio delle tribù nomadi, quella narrazione che, da secoli, si fa intorno ai fuochi.
"Io non intingo la penna in un calamaio, ma nella vita. Scrivere, non è vivere. E' forse sopravvivere a se stessi. Ma niente è meno sicuro. In ogni caso, nella vita corrente e nove volte su dieci, scrivere...è forse abdicare. Ho detto.", scrive Cendrars.
E qui, l'incipit di un suo poema:


A quel tempo ero soltanto un ragazzo
Sedici anni, ma chi si ricordava più dell'infanzia
A 16000 leghe dal luogo di nascita.
Ero a Mosca, nella città dei mille e tre campanili e delle sette stazioni
Ero a Mosca e non mi bastavano le sette stazioni e i mille e tre campanili
Poiché così ardente e folle era allora la mia adolescenza
Che il mio cuore volta volta bruciava come il tempio di Efeso o la Piazza Rossa
Al tramonto del sole.
E i miei occhi illuminavano piste dimenticate.
Ero già sì cattivo poeta
Al punto da non sapere andare fino in fondo alle cose. (...)

Blaise Cendrars




Ingredienti:

350 g di farina
200 g di zucchero
3 uova
mezzo bicchiere d'olio di semi
mezzo bicchiere di latte

2 cachi del tipo morbido molto maturi (assaggiarli prima per controllare che non siano tannici)
una stecca di vaniglia
tre cucchiai di semi di papavero
una bustina di lievito per dolci

Mescolare in una terrina gli ingredienti secchi e in un'altra gli ingredienti liquidi (i cachi si devono svuotare con un cucchiaino e poi girare la polpa velocemente con la frusta nell'impasto). Unire gli ingredienti e aggiungere il contenuto della stecca di vaniglia e il lievito. Riempire con il composto i pirottini (sistemati in una teglia da muffin o nelle apposite formine di silicone) per i due terzi e cuocere in forno a 180°C per circa mezz'ora/quaranta minuti controllando che siano cotti in base alla doratura in superficie e alla prova dello stecchino!

4 commenti:

  1. bella la foto e la ricetta e anche il libro sembra molto interessante me lo prendo quando vado a parigi.

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  2. Oltre ad essere molto invitanti mi sembrano perfetti per essere accompagnati con del porto Ferreira - Dona Antonia Reserva, così come le parole di Cendrars le legherei con un sottofondo speziato di jazz manouche.

    Emmet

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  3. Bisogna trovare il porto Ferreira allora.
    Si accettano donazioni eh!

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  4. Come frutta di stagione, dovrò fare usare i cachi prima o poi... e questa idea mi stuzzica!

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