mercoledì 6 ottobre 2010

Marmellata d'uva Montepulciano (d'Abruzzo)


































Per me, che sono nata in Abruzzo, la marmellata d'uva è solo, esclusivamente, la marmellata di uva Montepulciano, cioè preparata con quei grappoli di color blu polveroso che poi diventano il vino che tutti conosciamo. La ricetta che vi propongo può essere realizzata anche con altri tipi d'uva, però dalle mie parti si prepara così, nera e densa, e poi si usa per le crostate e a Natale per preparare i dolci tipici della tradizione, ma a me piace molto anche mangiarla spalmata su pane tostato, insieme ad un velo di burro.
Io devo ringraziare dei bellissimi vigneti della zona di Mosciano Sant'Angelo (Te) per i grappoli, ma per chi volesse provarsi a prepararla, consiglio di prendere l'uva dai contadini o dai fruttivendoli (questo per chi sta in Abruzzo), oppure di comprare dell'uva da aziende tipo Agriverde, di cui parlava la nostra Lea e, se non si trova il tipo Montepulciano, scegliere un'uva scura ad acini piccoli (ad esempio l'uva fragola).

Oggi è un giorno assolato ed io ho pensato di andare a cercare pace in una zona dalle parti di Trebbo (in provincia di Bologna) dove una volta sono stata con Lea. Consiglio a chi è nelle vicinanze una passeggiata lì, c'è un po' di boschetto, un po' di campagna, un paio di casolari abitati da giovani selvaggi e in paese un piccolo bar vecchio con il caffè buono e le buste di patatine fritte appese in un angolo.

Tra andarsene e restare è incerto il giorno,
innamorato della sua trasparenza.

Il pomeriggio circolare si fa baia;
nel suo calmo viavai si mescola il mondo.

Tutto è visibile e tutto è elusivo,
tutto è vicino e tutto è inafferrabile.

Le carte, il libro, il bicchiere, la matita
riposano all'ombra dei loro nomi.

Nella mia tempia il battito del tempo ripete
la stessa testarda sillaba di sangue.

Dell'indifferente muro la luce fa
uno spettrale teatro di riflessi.

Mi scopro nel centro di un occhio;
non mi guarda, mi guardo nel suo sguardo.

Si dissipa l'istante. Immobile.
Vado e vengo: sono una pausa.

Octavio Paz




Ingredienti (per tre o quattro vasetti medi):

3 kg di uva Montepulciano
200 g di zucchero

Sgranare l'uva, sciacquarla molto velocemente sotto l'acqua corrente, mettere gli acini lavati in una pentola con fondo spesso. Porre la pentola sul fuoco e mescolare con un cucchiaio di legno. Una volta raggiunta la fase di ebollizione abbassare la fiamma e continuare a mescolare di tanto in tanto per ottenere un composto abbastanza omogeneo. Dopo circa due ore spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Quando il composto è freddo, bisogna effettuare la passatura con un passaverdure a manovella che abbia i buchi della grandezza media (di solito hanno tre grandezze). La passatura si effettua per togliere i semi e alcune bucce che non si sono disfatte. Porre di nuovo il composto passato nella pentola e rimettere sul fuoco. Fare cuocere ancora, mescolando molto spesso finchè non si ritira e diventa una marmellata. Deve cuocere moltissimo. Verso la fine della cottura aggiungere lo zucchero (a seconda che il tipo di uva che si usa sia più o meno dolce si può aumentare o diminuire di un pochino la quantità di zucchero, fermo restando che sia poco). Quando si sarà raffreddata riempire i vasetti di vetro e poi bollirli avvolti in un canovaccio per creare il sottovuoto.

4 commenti:

  1. La marmellata d'uva di montepulciano è indimenticabile quando accompagna il pecorino, stagionato con foglie di fico e noci, non abbruzzese ma umbro.

    Mathias

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  2. E' vero, Mathias, anche con i formaggi sta benissimo, quelli stagionati come dici tu ma anche con quelli morbidi come ad esempio la crescenza o lo stracchino.

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  3. ha un bellissimo colore e viene voglia di mangiarla a cucchiaiate.

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  4. Infatti quando si preparano i dolci tipici e si condisce con mandorle, scaglie di cioccolata fondente e rum spesso ci scappa la cucchiaiata!

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