giovedì 15 luglio 2010

Pane indiano Chapati



Tornata finalmente dal mio lungo viaggio e piena di immagini, di suoni, profumi, sapori.
Inizio con una ricetta facile, facile, ma che, dopo tanto masala, spezie, sapori intensi è perfetta per riconciliarsi con la cucina indiana. Io che adoro le spezie e che metterei un pizzico di profumo ovunque qui mi sono dovuta ricredere e ogni volta che trovavo un piatto senza spezie il mio palato gorgogliava di piacere.
Qui, a Leh, il pane si fa per strada e si cuoce nei meravigliosi forni di pietra interrati. Questo che vedete nella foto era il mio fornaio preferito e il pane lo cucinava perfettamente e poi lo tirava su dal forno con un lungo uncino di ferro. C'era chi lo spennellava con un po' di burro fuso e chi invece lo lasciava al naturale, io chiaramente preferivo quello al naturale.
La ricetta è molto semplice: si prendono 250 grammi di farina e 150 dl di acqua, si mescola tutto e si impasta con forza almeno 15 minuti. Quando l'impasto è bello liscio, si mette in uno straccio e si lascia riposare per almeno un'ora a temperatura ambiente (lì avevamo 25 gradi). Si riprende l'impasto e si  fanno tante palline, una dozzina, della stessa misura e si stendono con un mattarello, poi si infilano nel forno interrato o su una padella antiaderente per una decina di minuti. Si toglie dalla padella quando è ben cotto e si è un po' gonfiato.Mangiato caldo è una delizia.
Tutto si faceva per strada, anche il lavaggio dei tegami e dei piatti che erano tutti in alluminio, anche perchè rompere un piatto di ceramica a 3600 metri e riuscire a riportarlo, attraverso i passi innevati, in breve e senza romperlo era una vera impresa. Noi per passare un valico di 5000 metri abbiamo impiegato due giorni e due notti.

Siccome eravamo al confine con il Tibet e a Leh le persone sono buddhiste,vi allego un po'di immagini molto intense per farvi entrare in questa meravigliosa atmosfera.
Mani di pietre dove ognuno può mettere la sua pietra anche piccola e insignificante e dire una grazie,  un desiderio,  una preghiera con la speranza che venga accolta ed esaudita e bandiere colorate con sopra le preghiere che sventolano al cielo, fino ad arrivare a questi bellissimi libri di preghiere che si trovano nei monasteri. Noi abbiamo avuto la fortuna di entrare in una stanza dove c'erano alcune  persone che stavano resaturando questi libri.


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