Inizio con una ricetta facile, facile, ma che, dopo tanto masala, spezie, sapori intensi è perfetta per riconciliarsi con la cucina indiana. Io che adoro le spezie e che metterei un pizzico di profumo ovunque qui mi sono dovuta ricredere e ogni volta che trovavo un piatto senza spezie il mio palato gorgogliava di piacere.
Qui, a Leh, il pane si fa per strada e si cuoce nei meravigliosi forni di pietra interrati. Questo che vedete nella foto era il mio fornaio preferito e il pane lo cucinava perfettamente e poi lo tirava su dal forno con un lungo uncino di ferro. C'era chi lo spennellava con un po' di burro fuso e chi invece lo lasciava al naturale, io chiaramente preferivo quello al naturale.
La ricetta è molto semplice: si prendono 250 grammi di farina e 150 dl di acqua, si mescola tutto e si impasta con forza almeno 15 minuti. Quando l'impasto è bello liscio, si mette in uno straccio e si lascia riposare per almeno un'ora a temperatura ambiente (lì avevamo 25 gradi). Si riprende l'impasto e si fanno tante palline, una dozzina, della stessa misura e si stendono con un mattarello, poi si infilano nel forno interrato o su una padella antiaderente per una decina di minuti. Si toglie dalla padella quando è ben cotto e si è un po' gonfiato.Mangiato caldo è una delizia.
Tutto si faceva per strada, anche il lavaggio dei tegami e dei piatti che erano tutti in alluminio, anche perchè rompere un piatto di ceramica a 3600 metri e riuscire a riportarlo, attraverso i passi innevati, in breve e senza romperlo era una vera impresa. Noi per passare un valico di 5000 metri abbiamo impiegato due giorni e due notti.
Siccome eravamo al confine con il Tibet e a Leh le persone sono buddhiste,vi allego un po'di immagini molto intense per farvi entrare in questa meravigliosa atmosfera.
Mani di pietre dove ognuno può mettere la sua pietra anche piccola e insignificante e dire una grazie, un desiderio, una preghiera con la speranza che venga accolta ed esaudita e bandiere colorate con sopra le preghiere che sventolano al cielo, fino ad arrivare a questi bellissimi libri di preghiere che si trovano nei monasteri. Noi abbiamo avuto la fortuna di entrare in una stanza dove c'erano alcune persone che stavano resaturando questi libri.
vedi che prima o poi la ricetta la metto
RispondiEliminaEra ora!
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