mercoledì 28 aprile 2010

Paccheri con carciofi veneziani



Eccomi ritornata dopo una bellissima vacanza di tre giorni a Venezia.

Sono stati giorni meravigliosi di sole e di cicchetti in giro per la città. E, oltre all’ottimo pesce, mangiato crudo e in tutte le salse possibili (dalle sarde in saor, al baccalà mantecato, dagli scampetti crudi, agli scampi alla busara) ho scoperto una varietà assolutamente sconosciuta per me, e non credo solo per me, di carciofi. Si chiamano nel loro dialetto castrature, perché tagliati ancora molto piccoli e mangiati quando ancora sono asprigni e un po’ amari, in realtà si chiamano carciofi Violetto di San Erasmo vengono coltivati nelle isolette intorno a Venezia e siccome la produzione è molto scarsa si trovano solo qui. Non a tutti piacciono proprio per la loro particolarità di essere molto più amari dei carciofi normali. Io li ho trovati divini e ne ho portati a casa una cassa. Questa è la prima ricetta che ho provato a fare.



Ingredienti:

carciofi questi o altri che si trovano al mercato
timo in foglie e fiori essiccato
aglio
Paccheri, sempre quelli fatti con il grano antico Senatore Capelli
Olio evo un po’ forte

Rosolare l’aglio con l’olio evo e un po’ di timo, mettere i carciofi a spicchi e far andare a fuoco vivace per alcuni minuti.

Quando bolle l’acqua buttare la pasta. Passare la pasta nel sugo di carciofi con un po’ d’acqua di cottura, infine aggiungere un pò di timo fresco.

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