venerdì 23 aprile 2010
Insalata di valeriana e avocado
Sempre grattando sulle porte di questa Italietta, sbucciandoci le dita e rompendoci le unghie, oltre "il rumore delle macchine che tritano carta".
Mangiamoci su qualcosa di fresco almeno.
Scrivere un curriculum
A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perchè.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
Wislawa Szimborska
Ingredienti:
insalata valeriana
un avocado
tre carote
yogurt greco
sesamo bianco e nero
sale
Sbucciare 'avocado e le carote, tagliarli a pezzetti, unirli alle foglioline di valeriana. Condire con sale yogurt greco e spolverare di sesamo.
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Mi piace molto la foto.
RispondiEliminaavavo proprio bisogno di una bella insalata fresca, sei proprio bella incazzata in questi giorni..
RispondiEliminaAl momento non vedo alternative purtroppo!
RispondiEliminaGrazie Giorgio e grazie Pietra!
Bellissima questa poesia.. è proprio così..
RispondiElimina