Un amico mi ha mandato una poesia della Kirsch e la ripropongo qui. Ho letto la Kirsch qualche anno fa, probabilmente questa la conoscevo già, eppure la poesia non finisce mai, ogni volta sembra nuova, diversa e unica in un certo momento.
Poi non
avremo bisogno del fuoco
Poi non avremo bisogno del fuoco
Ci sarà la
terra piena di calore
Il bosco deve fumare, i mari
Saltare, le nuvole,
animali di latte,
Si accostano: un enorme albero di nuvole
Il sole è
pallido in tutto il suo splendore
L’aria è afferrabile, io la stringo
Un vento di alti suoni
Mi soffia negli occhi e io non piango
Attraversiamo nudi
Case senza porte senza ombre
Siamo soli perché
nessuno ci segue, nessuno
Ci nega un posto per riposare: muti
Sono i
cani, non spingono
Il mio passo al lato: le loro lingue
Sono gonfie,
senza suono, sono sordi
Solo il cielo ci circonda e schiuma di pioggia,
freddo
Non ci sarà mai più, i sassi
I fiori di cuoio, i nostri corpi,
in tutto ciò sono come seta
Emanano calore, chiarore
È dentro di noi,
abbiamo un corpo d’argento
Domani sarai con me nel paradiso
Sarah Kirsh
E poi finalmente un po' di pesce, la freschezza del basilico, i sapori del Mediterraneo...
Ingredienti (per 2 persone):
200 g di orecchiette
un mazzetto di asparagi
2 cefali sfilettati (4 filetti)
foglioline di basilico
uno spicchio d'aglio
sale
olio
pepe nero
Pulire il pesce, grattare le squame e sfilettarlo, sciacquarlo per bene e tagliarlo a pezzetti.
Lavare gli asparagi, togliere la parte più dura dei gambi e tagliarli a pezzi non molto corti. In una padella mettere dell'olio e lasciar soffriggere un po' l'aglio, poi buttare gli asparagi e farli cuocere una decina di minuti con coperchio, poi scoprire e aggiungere il pesce e far cuocere per qualche altro minuto. Cuocere le orecchiette in acqua salata, poi passarle in padella con asparagi e cefalo e aggiungere le foglioline di basilico fuori dal fuoco; prima di servire spolverare con pepe nero.
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