martedì 10 gennaio 2012

Crostata di uva, prugne, cioccolato, rum e scaglie di mandorle


Si susseguono giorni di sole e aria quasi mite, tranne la sera. Tutti a chiedersi se è un giochetto degli dei o una vera primavera prematura. A me piace, mi godo ogni attimo di luce, ma contemporaneamente carico questa poesia, di tutt'altro respiro, di cui amo il riferirsi all'infanzia e alle epoche preistoriche, come fossero la stessa cosa. E forse un po' lo sono.

Vi propongo una crostata che ho inventato, con l'intenzione di riprodurre i sapori dei dolci natalizi delle mie parti in una veste semplificata. Una madeleine di proustiana memoria in forma diversa, insomma.

Vocis imago

Il suono della pioggia, familiare fin dall'infanzia,
a me più caro d'ogni suono umano.
Lo so bene perché fanno le case
ma è all'aperto che si ride.

Immagine di voce sei, eco fresca
di lingue prime nel fruscio dei boschi.
Molto indietro nel tempo, in un fragile umano primitivo,
quando parole a gocce si alternavano.

Piano, pioggia. No, parla più forte.
Li vedo nel diluvio, svegliarsi presto.
A ogni rovescio mi è più familiare il mondo.
Odo i pensieri di chi nelle caverne trovò rifugio.

Durs Gruenbein




Ingredienti:

(gli ingredienti per la pasta frolla bastano per la preparazione di due crostate di grandezza media)


500 grammi di farina
200 grammi di zucchero
200 grammi di burro (freddo da frigo)
2 uova intere
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di un limone
100 g di marmellata d'uva
150 g di marmellata di prugne
due cucchiai di rum per dolci
due cucchiai di gocce di cioccolato
tre cucchiai di mandorle in scaglie

Sfarinare con le punta delle dita il burro con la farina. Fare una fontana e mettere al centro le uova e sbatterle bene con lo zucchero. Mescolare buttando la farina sull'impasto di uova e zucchero, cercare di far amalgamare gli ingredienti senza impastare ma sovrapponendo gli ingredienti.
Lasciare l'impasto a riposare in frigo per un'ora. Mescolare le marmellate con il rum e le gocce di cioccolato.Dividere l'impasto a metà (una parte potete conservarla anche in freezer o fare un'altra crostata). Stendere i due terzi dell'impasto in una teglia rotonda rivestita di carta forno, stendere sopra il composto di marmellate, spolverare tutta la superficie con le scaglie di madorle, poi stendere l'impasto rimanente e realizzare delle strisce larche circa un cm da disporre sulla superficie formando dei rombi, incrociando sempre una striscia in una direzione e una nell'alttra.
Infornare nel forno caldo, 180°C, per 30/40 minuti.

2 commenti:

  1. la mia nonna che amava le cose dolci con un punta di amaro, avrebbe nascosto fra la marmellata, oltre al dolce cioccolato qualche scorzetta piccolissima di arancio.
    per il piacere del contrasto, per il gioco di dolce e amaro
    e un po' per coquetterie, far riconoscere che la crostata era quella della olga e non di qualche altra nonna.
    questa crostata me l'ha rimessa in mente...
    torno al lavoro...

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  2. Cara Livia, mi hai dato un'idea per la prossima!

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